PLAYin(g) PIEMONTE
INFO
Quando: domenica 6 settembre 2020 dalle 9.30 alle 20.00
Dove: Parco della Tesoriera, corso Francia 186/192 -Torino
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria al link https://forms.gle/zxuFPqo14koPB8uGA
Playin(g) Piemonte fa crescere l’esperienza di Play Ethic – Giochi di ruolo per il sociale, workshop realizzati per esplorare le potenzialità dei giochi di ruolo (GdR) a fini educativi, sondarne la capacità di passare dalla dimensione puramente ludica alla sensibilizzazione dei giocatori su tematiche sociali.
A questa prima tappa si sono tenuti, nei mesi seguenti, incontri scientifici e divulgativi sul potenziale culturale del gioco. C’è inoltre l’occasione per la presentazione pubblica del contest “Play Ethic”, dedicato ad avventure di gioco di ruolo scritte per promuovere, nellɜ giocatorɜ, attitudini cooperative e solidali, portandoli contemporaneamente a sperimentare situazioni e identità diverse da loro.
PLAYin(g) Piemonte è un progetto di Associazione Àltera APS in collaborazione con Il FortunaDado, realizzato con il contributo di Fondazione CRT. Il suo scopo è sprigionare, a partire dal suo potenziale ludico, il potenziale del gioco di ruolo come pratica culturale di riflessione sociale immersiva e collettiva, stimolando immaginazione, empatia, e curiosità.
Il 6 settembre , in occasione dell’edizione 2020 della riuscita manifestazione ludica TOPlay, si è svolta la prima tappa del progetto PLAYin(g) Piemonte: una giornata “Play Ethic” di studio e gioco dedicata al tema del carcere e dei diritti dei detenuti.
Alle 9.45 si è aperta la mattinata di conferenze con esperti del gioco ed esperti del tema dei diritti in carcere. Successivamente, è seguito un pomeriggio di gioco con avventure d’autore progettate ad hoc per stimolare la riflessione che è stata poi raccolta durante un’assemblea di fine giornata.
I Talk
A partire dalle 9.45 il pubblico ha potuto assistere a 3 talk suddivisi in 2 sessioni di discussione.
Nella prima sessione, Ivan Mosca, ricercatore di filosofia e insegnante di game design, ci ha svelato l’origine ludica delle norme sociali.
Nella seconda sessione si sono susseguite due relazioni sul tema di carceri e diritti: Costanza Agnella e Chiara De Robertis, dottorande di giurisprudenza, hanno esposto alcune caratteristiche dell’istituzione carceraria e dei diritti dei cittadini in stato di detenzione – con particolare riguardo al contesto italiano. Successivamente, grazie a Serena Tarabbia della Croce Rossa Internazionale, il discorso si è spostato sulla tutela dei diritti dell’uomo in una prospettiva internazionale.
Il gioco
Nel pomeriggio, i partecipanti sono stati coinvolti in un’esperienza immersiva, giocando un’avventura scritta appositamente per portare i giocatori a conoscere e riflettere sulla realtà del carcere.
Le avventure sono state scritte e masterate da narratori con esperienza pluriennale: Fabrizio “Terence” Dotta, Giulia “Jay” Grandi, Andrea “Sire” Marengo, Andrea Orrù, Chiara “Ailin” Tirabasso. Al termine del pomeriggio c’è un momento di confronto e dibattito sull’esperienza vissuta.
Le avventure erano 5 per un massimo di 4 partecipanti ad avventura