Fireworks
(di Francesco Migliaccio) Pyrotechnique non moins que métaphysique, ce point de vue; mais un feu d'artifice, à la hauteur et à l'exemple de la pensée, épanouit la réjouissance idéale. S. Mallarmé Immagina, come sarebbe Taranto senza [...]
(di Francesco Migliaccio) Pyrotechnique non moins que métaphysique, ce point de vue; mais un feu d'artifice, à la hauteur et à l'exemple de la pensée, épanouit la réjouissance idéale. S. Mallarmé Immagina, come sarebbe Taranto senza [...]
(di Neri Migliaccio) La traduzione inglese Fragments oscura una ricchezza semantica che il documentario di Sylvain George deposita in ogni fotogramma. Les éclats sono, è vero, i frammenti, ma i frammenti di una esplosione – sono i pezzi ancora i [...]
(di Francesco Migliaccio) Le quattro stagioni, l'aeroporto di Malpensa, i corpi dei viaggianti, il transito e la vita. Il Castello è un'opera di meccanismi e di movimenti. Il meccanismo non ha mai un inizio, perché funziona costante e non pu [...]
Terri, film di Azazel Jacobs, funziona perfettamente come esemplare da cui ricavare un paio di considerazioni in generale sui film del TFF. Dunque: Terri è un ragazzo ciccione, veste sempre in pigiama, vive con suo zio, che soffre di demenza senile [...]
(di Simone Traversa) Randall Cole, il regista, ha presentato la sua pellicola sostenendo che il motore della sua immaginazione è stata l’epifania, giunta a seguito di spiacevoli incidenti, con la quale è giunto alla conclusione che, ciò che per [...]
(di Marialuisa Brizio) Sulla carta l'idea è interessante: un giovane prete cattolico viene spinto dai superiori a prendersi una vacanza per riflettere sulla sua vocazione, e questi parte per una gita in canoa con un ex fidanzato di sua sorella. Padr [...]
(di Simone Traversa) Decido di scrivere un articolo su un regista che, fondamentalmente, non ho capito. Ho visto al momento 4 dei suoi film, ho intenzione di guardarne ancora solo uno. Il mio problema con Sion Sono è che non capisco se i suoi [...]
(di Francesco Migliaccio) Ricordo che quando avevo tre anni i nomi di Bush e Saddam mi suggerivano entrambi un senso di pazzia crudele ed efferata – “sono della stessa pasta: due capi sanguinari”, mi diceva mia madre, “e intanto le persone [...]
(di Francesco Migliaccio) Vergiss dein Ende ha un Mondo, un'Isola dei Morti e un Istituto di Igiene. Nel Mondo le persone nascono e crescono, si incontrano e magari mettono su famiglia: trovano la via di casa. Nel Mondo gli anni si aggiungono uno [...]
(Simone Traversa) L’ora e dieci circa di documentario è il risultato di un anno di riprese effettuate al Ferrhotel, Bari, albergo abbandonato e occupato da immigranti somali, che hanno fondato un centro autogestito dove accolgono i loro connaziona [...]
(di Francesco Migliaccio) Ananda e May sono sulla terrazza di un palazzo di Bangkok quando la giornata sta per finire. I grattacieli si sfidano in altezza mentre i due giovani osservano l’orizzonte che non c’è più, abbracciati. “Quando ero [...]
(di Simone Traversa e Francesco Migliaccio) Gli spunti. Una ragazza dell'Oregon – non ha mai avuto nome, o l'ha dimenticato – si schianta con la sua macchina e perde conoscenza. Bionda ed esile, dai movimenti poco eleganti e uno sguardo di [...]
(di Simone Traversa) Seguirò il commento delle registe Coulin riguardo il loro film, e farò di volta in volta le mie considerazioni. Recupero il testo dalle righe presenti nel megalibrone del TFF dato in dotazione agli accreditati. “Nel momento u [...]
(di Neri Marsili). Jérémy Gravayat, autore che per anni ha lavorato a fianco di Dominique Dubosc (Palestine Palestine, 2002) torna a casa a mani vuote dal TFF. Il suo Les Hommes Debout racconta il percorso storico, urbanistico e sociale del sobborg [...]