Sezione TFF 2012: Torino 30
Categoria TFFOFF: Zuppa d’anatra
L’occhio fumettistico di Gipi (autore, regista, tuttofare) puntato su se stesso per dieci giorni. I primi dieci giorni senza sigarette di un fumatore incallito.
Girato con webcam e telecamere il film oscilla per 60 minuti tra astinenza e oki, tra mamme e badanti, tra i “bravo, ma come fai?” e i “ma chi te lo fa fare?”.
Un film sugli scleri pisani di un quarantenne che prova, per l’ennesima volta, a smettere di fumare, e su molto altro.
L’astinenza da nicotina è la protagonista di questa pellicola.
Lo stress, non solo psicologico, è raccontato senza censure e pudori: il fisico che si ribella, il protagonista che cerca di andare avanti con il suo lavoro, la vita affettiva e gli amici che ti distraggono con i video più visualizzati su youtube, ufologia e ossessione per il pene piccolo.
Sequenza dopo sequenza, condivideremo ricordi d’infanzia e cattivi ristoranti.
Infatti questo non è un film: lo spaccato di vita che ci scorre davanti agli occhi ci fa soffermare sulla televisione, sulla musica, sull’infanzia, sulle lampade Ikea e su come viva un quarantenne al giorno d’oggi. E soprattutto sul cinema. Bud Spencer è la sintesi ideale tra David Lynch e il Grande Fratello? 8 e 1/2 sarebbe un film migliore con dell’esplicita sodomia?
Gipi è consapevole di questo occhio puntato su di lui: a volte chiaramente recita, ma risulta sempre onesto nella sua disonestà più o meno dichiarata.
Come si fa a non voler bene a chi si vanta dell’assoluto non rispetto della privacy dei passanti, delle norme sui marchi e sulle targhe nei titoli di coda?
Uno dei molti motivi per correre al cinema è godersi l’accuratezza filologica con cui i sottotitolatori traducono in inglese le più colorite espressioni dialettali.
Roberto Origliasso