di Per Fly, Svezia, 2013, DCP, 111′
Sezione TFF 2013 – Festa Mobile/Europop
Monica Zetterlund è un’icona della musica scandinava e della musica jazz in generale, sconosciuta ai più fuori dalla Svezia, dove invece è molto famosa, è invece conosciuta e amata dagli appassionati del genere in tutta Europa.
Questo film si inserisce nel filone biografie di dive che tanti spettatori ha conquistato con film come la Vie en rose o Marilyn ma si contraddistingue per quella che gli storici dell’arte chiamano “swedish grace”, cioè la capacità di mettere senso artistico ed equilibrato buon gusto anche nelle operazioni più commerciali, quella grazia che ha reso la Scandinavia capitale del design mondiale.
Il film ripercorre le vertiginosi salite e le pesanti cadute della cantante bianca che scandalizzò gli Stati Uniti perbenisti mettendosi nello stesso palco di musicisti neri, leì così bella, bionda e algida e che rivoluzionò la concezione di Jazz dimostrando al mondo che non si deve per forza essere neri e di New Orleans per interpretare quel tipico sentimento “blue” della black music. Con la Piaf in Francia, fu una delle prime a interpretare in una lingua diversa dall’inglese i principali standard jazz.
Gli autori, dal regista allo sceneggiatore, hanno messo nel film l’amore per questa icona e anche il rispetto per questo personaggio simbolo di una Svezia sconosciuta al pubblico italiano (non solo ikea, porno e black metal): non ci si sofferma mai morbosamente sulle cadute della stella e il film si conclude ben prima della morte della sua protagonista, avvenuta in un rogo causato dalla combinazione di alcol e sigarette.
Tra standard jazz e canzoni composte per lei dai poeti più “beat” della Svezia fine anni ’50 e inizio anni ’60, ci si emoziona anche se non si conosce questa donna né si ha una qualche curiosità per la sua vita. Non c’è da stupirsi se in Svezia stia sbancando ogni record.
La cantante islandese-svedese Edda Magnason nella recitazione e, soprattutto, nella voce, indossa con un’incredibile disinvoltura e grandissima personalità i panni di Monica.
Per tutti gli amanti dei film musicali o dove comunque la musica ha un ruolo fondamentale. E che musica! Gli altri si annoieranno un po’ e usciti dal cinema commenteranno che quest’anno è proprio “pop” il festival, ma voi fregatevene e fischiettate la melodia che avrete ancora impressa dopo i titoli di coda. Se socchiedete gli occhi, facendo attenzione a non farvi investire dal traffico torinese, vi sembrerà di camminare tra i ponti che conducono nel cuore vecchio, Gamla Srtan, di Stoccolma.
di Roberto Origliasso