Regia di Mikael Marcimain (Svezia, 2014, 141′) – Torino 32
Stoccolma. Autunno1979. Fuori è grigio. Un uomo picchietta sui tasti di una macchina da scrivere dentro un grande appartamento pieno di mobili e cimeli. Scrive la storia di due fratelli scomparsi, suoi amici. Così comincia Gentlemen, film del regista di Call Girl, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Klas Ostergren .
Con lo sfondo di un’accurata ricostruzione d’ambiente, si svolge il racconto delle vicende che hanno portato il giovane aspirante scrittore Klas a trovarsi in quella casa a scrivere quella storia: l’incontro con Henry, la conoscenza con suo fratello Leo e la scoperta del loro mondo. Donne, alta società, bella vita ma anche tunnel da scavare, armi e violente crisi d’astinenza. Personaggi che improvvisamente compaiono e altrettanto all’improvviso scompaiono, ma anche personaggi che tornano e ritornano nella storia. Questi sono gli ingredienti di questo ricco giallo ambientato quando la Svezia era un paese neutrale in un mondo diviso in due Blocchi.
Il film scorre in un susseguirsi di flashback in cui si intrecciano le vite dei due fratelli di cui Klas appare essere quasi solo spettatore e testimone. Il dubbio che alla fine della proiezione molti hanno sollevato è: non saranno troppi 141′?
Sara Minucci