di Noah Baumbach, USA, 2012, DCP, 86’
Sezione TFF 2013: Festa mobile
In una delle più fredde sere autunnali torinesi, “Frances Ha” è riuscita a riscaldare gli animi del pubblico del Torino Film Festival.
La lunga fila d’attesa all’ingresso del cinema e l’entrata a sorpresa del direttore della 31° edizione del Festival, Paolo Virzì, insieme all’affascinante protagonista del film,Greta Gerwing, hanno intensificato la curiosità di ogni singolo spettatore in sala.
Sullo sfondo di una New York in bianco e nero, viviamo l’eccezionale quotidianità di Frances (Greta Gerwing), una giovane aspirante ballerina che corre da una parte all’altra della città per trovare “il suo posto nel mondo”.
I soldi sono pochi, ma la passione è tanta ed è proprio quella voglia di realizzazione personale che spinge la protagonista a non arrendersi di fronte ai diversi ostacoli che la vita le pone, anche quando perde il lavoro e la sua migliore amica, Sophie, si innamora perdutamente di un ragazzo, a tal punto da decidere di andare a vivere con lui in Giappone.
L’originale personalità, la tenacia e la goffaggine nei legami che instaura con le persone che incontra lungo il suo cammino, fanno sì che Frances appaia agli occhi del pubblico come un personaggio sempre attuale e positivo.
Il film, con le sue buone interpretazioni e inquadrature, è scorrevole e riesce a far sorridere e divertire la sala, senza però evitare di regalare importanti spunti di riflessione, come, ad esempio, l’insolita e celata interpretazione dell’amore, non visto come la viscerale ricerca di qualcuno d’amare, bensì come la continua necessità di condividere le diverse sfaccettature della vita insieme a un amico (o, come in questo caso, un’amica) speciale, che rappresenti l’incarnazione della propria anima gemella, la copia perfetta di se stessi, ma “con capelli differenti”.
L’imprevedibile finale rende il film ancor più all’altezza di ogni singola aspettativa.
Da non perdere.
Donato Lovallo