Bruno Bigoni
‘65
Italia – 2016
Afterhours
Chi mi ha incontrato, non mi ha visto è un piccolo progetto personale del regista Bruno Bigoni, il quale, dopo aver ricevuto una strana telefonata, ha deciso di girare quello che è a tutti gli effetti una piccola gemma del documentario.
Il poeta francese Arthur Rimbaud è il perno attorno al quale gira tutta la storia, dato che è proprio la passione che il regista nutre per il poeta a farlo entrare in contatto con una misteriosa donna francese che sostiene di essere in possesso di una fotografia inedita di Rimbaud scattata negli ultimi anni della sua vita.
Ciò che ne segue è una bizzarra indagine condotta da Bigoni dapprima per confermare l’autenticità della foto e poi per scoprire se ciò che vi si intravede sopra possano essere o meno dei versi mai pubblicati del poeta, coinvolgendo, nella ricerca, diverse personalità interessanti (una fra tutte il critico, scrittore e regista Steve della Casa).
Bruno Bigoni ha messo chiaramente una parte di sé stesso in questo progetto, creando una sorta di Docu-Thriller che non manca di colpi di scena. Certo, nel corso della storia sono ben evidenti alcuni momenti appositamente costruiti o alcune battute recitate in maniera non proprio velata, specie per quanto riguarda le parti girate in Francia assieme al figlio, tuttavia è il regista stesso a dirci che non è importante ciò che è realmente avvenuto, quanto piuttosto ciò che si è disposti a credere vero.
Non ho davvero molto da dire riguardo a questo film, se non che si tratta di un progetto davvero ben realizzato, che a farsi seguire, ad interessare e addirittura a divertire, anche grazie all’incredibile personalità dello stesso regista, che ci mostra ogni cosa con il suo sguardo personale.
Chi mi ha incontrato, non mi ha visto è un documentario consigliatissimo, a cui, sperando in un’appropriata distribuzione post-festival, io stesso farò ritorno volentieri in futuro.
Edoardo Perna