TFF OFF VI edizione 2016 / Recensione

Spectres are haunting Europe

Spectres are haunting Europe

Maria Kourkouta e Niki Giannari – 2016
99’
Grecia/Macedonia
TFFdoc/Internationale.doc

Pioggia e piedi. I soggetti principali sembrano essere questi.

Per quasi tutta la durata del documentario non smette un attimo di piovere. Piove sulle tende, piove sui migranti, piove sui binari del treno che essi occupano per protestare contro la chiusura della frontiera tra Grecia e Macedonia, piove sulle loro discussioni, piove sulla loro dignità e sui loro diritti calpestati.

E piedi. File e file di piedi che scorrono in un’unica inquadratura. Che indossano qualunque calzatura, chi scarponcini, chi stivaletti, chi ciabatte, chi sandali, chi scarpe di varie taglie più grandi, chi usa come calzini sacchetti di plastica per proteggersi dall’umidità e dal freddo, chi non riesce a tenere su gli orli dei pantaloni per impedire che si bagnino.

Non c’è movimento di camera, questa è semplicemente posta in un luogo e lasciata lì a riprendere cosa succede nel campo. E così abbiamo uno scorcio di un gruppetto di amici che chiacchera sotto la pioggia, di due bambini che si scambiano gli stivaletti, di un gruppo di uomini in protesta.

Questo documentario annulla, con il posizionamento strategico della camera, le distanze tra chi riprende e chi viene ripreso, permettendo di immergersi almeno per un momento nelle vite di tutti i giorni dei profughi, di capire almeno in parte le ragioni per cui hanno deciso di fuggire, le loro opinioni politiche, i loro ideali, le loro paure, le loro speranze.

Da vedere.

Valentina Granaglia