Regia di Ian Forsyth e Jane Pollard (UK, 2013, 95′) – Festa Mobile/Ritratti d’artista
Il suo venti millesimo giorno di vita Nick Cave si alza dal suo letto e comincia a raccontare di sé, del suo passato, di come nascono le sue canzoni. Un racconto in prima persona in cui Cave sembra riflettere ad alta voce sul suo percorso creativo, sul suo modo di scrivere musica. Durante questa immaginaria giornata l’artista si ritrova a parlare con vari personaggi che hanno condiviso il suo percorso, come Blixa Bargeld, Warren Ellis, Ray Winstone e Kylie Minogue.
Il film scorre tra realtà e finzione, dunque non sapremo mai se davvero Nick Cave ha un team di persone che si occupa di organizzare tutti gli oggetti e le foto che ha accumulato negli anni per sedare la sua paura di dimenticare tutto. Così come non sapremo se è vero che ha un diario in cui per anni ha scritto del tempo per cercare di superare la monotonia del clima inglese.
Da notare come, benché si tratti di un film documentario su di un musicista, non ci sia molta musica a parte i brevi pezzi girati durante prove o concerti. Ma è senz’altro una pellicola in cui si parla molto della musica in tutti i suoi aspetti e che potrebbe essere apprezzata anche da chi non è un accanito fan di Nick Cave & the Bad Seeds.
Sara Minucci