Il mio battesimo alla 30° edizione del Torino Film Festival non è stato particolarmente “vivace”. Ero preparata, già solo il titolo ci dava un significativo preavviso… 11/25 the day that Mishima chose his own destiny è la storia della lotta patriottica dello scrittore giapponese Yukio Mishima che lo portò ad un’eroica, e inutile, fine. Ecco, anche la storia scelta non è tra le più leggere, a questo dramma unite la scelta di uno stile che i più giudicano asciutto, eufemismo a mio avviso, non solo la narrazione, le inquadrature immobili che rimandano a quelle di una telecamera di sicurezza, ma anche la scenografia, le luci, i personaggi stessi, nulla ci da la possibilità di scappare dall’immobilismo del film..
L’unica curiosità mi nasce dalla colonna sonora, anche qui poco note, nulla di sprecato, che gioca su due temi: il primo nostalgico e il secondo decisamente più interessante, variazione al pianoforte, accompagnerà il protagonista nei momenti più intimi, fino alle tragicomica sequenza nell’automobile, dove il protagonista e suoi discepoli si avviano verso il gran finale…
Si sa il battesimo può essere un momento traumatico.
Sara Barbot